Mercatini a Roma: vendere vintage e comprare bio (ma all’insegna del risparmio)

Mercatini vintage a Roma

Mercatini vintage a Roma

Facciamo un test: alzi la mano chi al nome di mercatino non ha mai associato la parola occasione. Bene, è molto probabile che siate in pochi. I mercatini sono infatti per antonomasia i luoghi dell’occasione: quelli in cui ogni desiderio, per quanto astruso, ha alte possibilità di trasformarsi in realtà, e per giunta a prezzi contenuti. Bisogna solo armarsi di pazienza e un minimo di fiuto per gli affari, pensando che il tempo che si sta utilizzando per cercare l’oggetto dei propri sogni è un investimento, e non solo in termini economici.

I mercatini a Roma sono moltissimi, forse perché da sempre Roma è avvezza a questo genere di realtà, anche se in misura extra large. Non c’è romano – e non solo! – che non conosca il mercato di Porta Portese, che pure nel tempo ha parzialmente snaturato le sue vecchie origini. L’idea alla base di Porta Portese è la stessa che c’è nei mercatini: un agglomerato di diverse realtà, con oggetti di antiquariato, nuovi utensili da cucina, abbigliamento per grandi e piccoli, scarpe di tutti i tipi, quadri, orologi, musica, dove si può acquistare nuovo o usato, e – perché no? – anche vendere i propri oggetti.

Ma col passare del tempo al mercato rionale si sostituiscono le mode: ed ecco che nasce, ad esempio, la vintage-mania, che trova la sua realizzazione più cool in mercatini come il Vintage Market del Circolo degli Artisti o quello del Blackout o quello ben più chic di Borghetto Flaminio (per cui, però, si paga l’entrata). Per non parlare di quella dei mercatini biologici, i farmers market, dove si può comprare bio, il più famoso dei quali è sicuramente quello di Testaccio.

Ma il mercatino che ha davvero spopolato sulla scena romana è un altro: una catena di negozi in franchising che si chiamano proprio così: Il Mercatino. Si trovano sparsi un po’ su tutto il territorio romano, e hanno diverse particolarità. Innanzi tutto, non si tratta di negozi monotematici: al loro interno si può trovare di tutto, previa buona dose di pazienza e idee abbastanza chiare. È vero infatti che la merce è divisa per settori, ma è altrettanto vero che per trovare l’oggetto dei propri sogni spesso è necessaria un’accurata ricerca o i sempre ottimi consigli dei gestori.

Altra particolarità è che è possibile vendere oggetti usati, con una percentuale di ricavo che varia a seconda dell’oggetto venduto: se ci si vuole sbarazzare del proprio televisore usato, insomma, è bene tenere presente che se non è un prodotto di ultima generazione, difficilmente si ricaverà più del 50% del suo prezzo di vendita. È anche vero, però, che comprare merce usata conviene, eccome, specialmente se è sul mercato da un certo numero di giorni: al di sopra dei 90, ad esempio, lo sconto si raddoppia.

Che sia segno della crisi economica o solo una moda passeggera, poco importa. Quel che conta è che i mercatini romani stanno diventando l’ultima frontiera dell’acquisto. Divertenti, economici e convenienti, sono, tra l’altro, un ottimo modo per trascorrere una domenica mattina all’insegna delle buone occasioni.

Informazioni su Veronica Adriani

Linguista di formazione, comunicatrice di professione, blogger per passione. Da una vita - insomma - alle prese con le parole.
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